Seguici su:

Musica 2020

Famiglie e studenti

Sperimentazione Progetto Nazionale Musica 2020 - ANSAS in collaborazione con Comitato Musica MIUR

“CRESCERE CON LA MUSICA”

Guido Blanco
(a cura di)
in collaborazione con i docenti della Scuola Primaria e i docenti di Educazione Musicale e Strumento Musicale della Scuola Secondaria di I grado

Riprese video, montaggio, sincronizzazione audio/video e titolazione realizzate dal Prof. Domenico D’Onofrio

 

Orchestra Magliano e Crescere con la Musica in “Gran Concerto di Natale”

Basilica Cattedrale di San Pardo
20 dicembre 2012 ore 18:30
Larino (CB)

“Crescere con la Musica” – Scuola Primaria –
(Progetto Musica 2020)
Classi Quinte: M° Guido Blanco

Orchestra “A. Magliano” – Scuola Secondaria di I grado –
Classe di Violino: Prof. Matteo Iannaccio
Classe di Clarinetto: Prof.ssa Loredana Vaccaro
Classe di Tromba: Prof. Roberto Di Carlo
Classe di Percussioni: Prof. Oreste Sbarra

 

La finalità generale dell’esperienza è quella di favorire la partecipazione attiva di tutti gli alunni all’esperienza della musica, ciascuno secondo le proprie potenzialità.

Tale esperienza si configura come un’opportunità per promuovere il linguaggio musicale quale modalità efficace di integrazione che permetta di sviluppare tra i ragazzi lo star bene a scuola con positive ricadute sul terreno educativo nonché di rispondere all’esigenza di passare dal privilegio di chi ha avuto la possibilità di formarsi musicalmente in via privata, al diritto di tutti ad avere accesso alla musica in tutte le sue espressioni.

Nell’età della scuola dell’infanzia e della scuola elementare l’esigenza di musica nel bambino è molto forte: è parte integrante della sua crescita ed è anche il momento più fervido di sviluppo delle abilità musicali.

L’acquisizione di abilità musicali passa necessariamente attraverso il coinvolgimento del bambino dal punto di vista corporeo. Proprio attraverso un’esperienza che lo vede in movimento gli permette di sviluppare una capacità creativa e una padronanza dei linguaggi non verbali in chiave espressiva.

Le attività svolte durante l’anno hanno sempre preso spunto dalla percezione e interpretazione corporea del movimento sonoro, per poi essere sviluppate.

 

Attraverso questa esperienza si è cercato di “rompere” i classici schemi orari, metodologici, organizzativi, aprendo ad una scuola promotrice di un percorso di ricerca-azione in cui creare momenti di crescita non solo culturale ma anche emotiva ed affettiva.
E’ stato possibile utiizzare spazi specificatamente strutturati ed altamente attrezzati, per fare musica, ma soprattutto una metodologia didattica legata al fare, alla partecipazione e al dialogo.
Riteniamo il linguaggio musicale indispensabile alla formazione complessiva della persona (mente-corporeità-affettività), che mira allo sviluppo delle capacità intellettive e creative dello studente contribuendo al recupero dell’operatività e della corporeità nella scuola sviluppando al tempo stesso un sistema di formazione organico d’abilità mentali come l’esplorazione, la discriminazione, l’analisi e la simbolizzazione che sono azioni trasversali a tutte le discipline.
Concepiamo l’educazione musicale, fondamentalmente come incontro-confronto-trasformazione di risorse, desideri e identità, oltre che come apprendimento di contenuti disciplinari e di abilità musicali. C’interessa incontrare, motivazioni, comportamenti, valori, musicali e non, creando contesti in cui, attraverso la musica, le persone (insegnanti, ragazzi e ragazze, bambini e bambine) entrino in relazione e si confrontino.
Pensiamo al laboratorio come a un luogo di vita per tutti, dove si ha voglia di fare con entusiasmo per imparare e dove la cooperazione e la flessibilità costituiscono le linee guida di un’operatività didattica che porge attenzione e ascolto alle diverse individualità intese come risorse e l’integrazione di tutti è un elemento di principio.

Le attività che si sono svolte durante l’anno hanno preso sempre spunto dalla percezione e interpretazione corporea del movimento sonoro, per poi essere sviluppate.

Tale esperienza si è avvalsa dei contributi di Dalcroze, Orff, Kodaly, accomunati dal principio della piena operatività del ragazzo in tutte le sue esperienze uditivo-musicali.

L’operatività degli alunni ha sollecitato le motivazioni più profonde del far musica, quali il piacere di produrre musica, e la gratificazione di cooperare alla costruzione di attività che sono frutto della creatività e dell’invenzione di gruppo.                                                  Il senso ritmico, ossia la capacità di esprimere in movimento sonoro l’organizzazione musicale, si sviluppa a partire da esperienze percettive globali. Diventa pertanto centrale far ruotare l’esperienza ritmica attorno a quella corporea.
Dacrolze, infatti, sosteneva che:

“NON È POSSIBILE CONCEPIRE IL RITMO SENZA FIGURARSI UN CORPO IN MOVIMENTO”.

 

Video dello spettacolo di fine anno

attività inerenti
– Ricerca-Azione Musica 2020 –

“CRESCERE CON LA MUSICA”

Cinema Teatro Risorgimento di Larino
10 giugno 2011

Riprese e montaggio: Antonello Salvatore
Adattamento e inserimento: Guido Blanco.

Skip to content